Peugeot Vis a Vis

La storia della prima Peugeot Vis a Vis in Italia

ESISTE!

PEUGEOT Tipo 3 -Telaio numero 25 – motore S.G.D.G. numero 124

 

La scoperta

Nel 1999, quando venne fondato il Club Storico Peugeot Italia, ci recammo con Michele Marchianò, allora Direttore della Manovella, presso gli archivi Peugeot, a Sochaux, per scoprire notizie storiche sulla presenza del Marchio in Italia. Certamente fummo i primi a consultare l’elenco, scritto a mano, delle prime vetture prodotte. Giunti al telaio numero 25 fummo attratti dal nome “Piovene Rocchette” … “ma qui siamo in Italia!”, fu l’esclamazione. Poi guardammo la data: 2 gennaio 1893. Con questa scoperta anticipammo di almeno due anni la data che gli storici dell’auto italiana avevano concordato circa la prima auto a circolare in Italia. Da quel giorno la prima auto a circolare in Italia diventò la Peugeot Tipo 3 di Gaetano Rossi. Per chi non conoscesse i particolari della storia, può leggerli direttamente scaricando il racconto completo dal nostro sito www.peugeot.it/Clubstorico/storia .

 

Due più due fa quattro

La scoperta diede luogo nel corso del 2000 alla pubblicazione del libro “Peugeot… una storia italiana”. Durante la prima stesura, Michele Marchianò si recò presso il Museo dell’Automobile di Torino per visionare la più vecchia Peugeot presente nella collezione. Da moltissimi anni la vettura veniva indicata in tutti i cataloghi del Museo come una Peugeot Tipo 3 del 1894, assemblata presso le Officine Meccaniche di Saronno. In quella occasione venne rilevato che il motore presentava l’indicazione S.G.D.G. numero 124.

Lavorando sulla ristampa della seconda edizione del nostro libro, un pomeriggio dello scorso novembre ebbi l’intuizione di raffrontare il numero del motore della vettura del Museo con quello della vettura di Gaetano Rossi. Emozione immensa… i numeri corrispondevano. Era lei!

 

Cosa fare?

Si pensò di comunicare la grande notizia al Museo e di offrirci, in qualità di Club, per ripristinare la funzionalità del veicolo, nel più stretto rispetto della conservazione. Il Museo accettò la nostra proposta e nell’occasione ci rese disponibili una serie di immagini e documenti in suo possesso. Una di queste immagini recava sul retro la dicitura “Casa d’Arte”, Via Carducci 16, Udine. Alcune telefonate a vuoto e poi ecco il contatto giusto! Il Sig. Mario Marchetti, che nel 1954 aveva 27 anni, si ricordava tutta la storia di quella vettura. Abbiamo scelto di raccontarvela.

 

Come la Peugeot Tipo 3 giunse al Museo Biscaretti nel 1955.

Nel corso del 1952 il Cavalier Romeo Lazzari, ormai giunto in età avanzata, decise di mettere in vendita alcuni oggetti conservati nella sua dimora, tra i quali anche la sua vecchia vettura. L’informazione fu raccolta dal Direttore della filiale Fiat di Padova, l’Ing. Ghiretti, che probabilmente contattò direttamente il Cav. Lazzari. Il 26 gennaio 1953 l’Ufficio Stampa Fiat informò il Conte Biscaretti della disponibilità di questa vettura Peugeot, datata correttamente 1892, e indicò, inoltre, che nel 1894 venne provata anche dal Sen. Agnelli. Tuttavia quella trattativa non si concluse e la vettura rimase nella dimora del suo vecchio proprietario. Nel corso del 1954 giunse voce a Mario Marchetti jr, un giovane impegnato nell’attività di antiquario con il padre Mario Marchetti sr, che il Cav Lazzari intendeva vendere alcuni oggetti di antiquariato. I Marchetti da Udine si recarono allora con la loro Fiat 500 familiare nella bella dimora Villa Lazzari-Moro nella frazione Muscoli di Cervignano del Friuli. L’interlocutore era un nobiluomo di altri tempi, sportivo e raffinato. Presentò loro alcuni oggetti e i due acquistarono due magnifici uccelli Ibis bronzei del 1700, alti circa 1,70 cm e di manifattura cinese. Durante l’incontro emerse che nella rimessa era conservata una vecchia auto di colore bruno scuro con oltre 50 anni di storia, non più funzionante ma comunque completa e ben tenuta. Insieme si recarono a visionarla all’interno della rimessa in muratura e la vettura, non coperta da teli, apparve ben pulita. Nell’incontro emerse anche che il Cav. Lazzari aveva acquistato la vettura quando era molto giovane tanto che, con orgoglio, sottolineava di essere detentore della Patente numero due rilasciata in Italia. Dopo una breve trattativa ci si accordò per la cessione. Alcuni giorni dopo la vettura venne trasportata con un camion ed esposta in vetrina nella Casa d’Aste della famiglia Marchetti a Udine. La presenza della vettura riscosse un grande successo, tanto che Il Messaggero Veneto pubblicò una foto e un articolo con le caratteristiche tecniche della vettura. Anche il fotografo Brisighelli, che aveva uno studio nelle vicinanze della Casa d’Aste Marchetti, realizzò alcuni scatti fotografici. Il giovane figlio di Brisighelli, studente presso il locale Istituto Tecnico “Malignani”, coinvolse il suo Istituto in un progetto di conservazione della vettura, ma la mancanza di fondi del Comune, non ne permise l’acquisto. Si pensò anche di riavviare la vettura che era ferma da molti anni, ma saggiamente Mario Marchetti jr decise di non esporla alle mani di inesperti per non correre il rischio di rovinarla, magari in modo irreparabile. La famiglia Marchetti era allora in contatto con il Concessionario di Trieste della Fiat, il quale sottopose uno scambio della vettura con una Fiat 1100 103 familiare, nuova. Una lettera, siglata Fiat Ufficio stampa e datata 15.11.1954, conferma questa proposta. La Fiat contattò il Conte Biscaretti, il quale si recò a Udine per visionare la vettura. Il Conte ottenne probabilmente da Vittorio Valletta la disponibilità allo scambio, tanto che poco dopo i Marchetti vennero contattati dalla Fiat di Trieste per sapere che la nuova vettura era disponibile. Allora era usuale che tra ordine e consegna passasse anche un anno e il Concessionario di Udine della Fiat rimase davvero stupito quando vide una nuova Fiat 1100 familiare circolare in città. Poco dopo un autocarro arrivò alla Casa d’Arte dei Marchetti per trasportare definitivamente la vecchia Peugeot a Torino, sotto la tutela del Conte Biscaretti.

 

Domande ancora senza risposta.

Al momento di andare in stampa ci sono ancora altre domande irrisolte per arrivare a certificare definitivamente la storia del passaggio della vettura tra Gaetano Rossi e il Cav. Romeo Lazzari. La ricerca sta proseguendo e prossimamente ne scoprirete i risultati. Vi lasciamo col fiato sospeso.

Fabrizio Taiana

A Piovene Rocchette la prima auto italiana!

Dai, Gianni!

 

“Schio (venti chilometri da Vicenza, antica dimora del condottiero Ezzelino da Romano) è un borgo che diventa città attorno a una fabbrica: la Lanerossi….”

Così inizia l’articolo sulla prima auto italiana pubblicato nel Dicembre 1999 dal mensile La Manovella, rivista ufficiale dell’Automotoclub Storico Italiano.

 

Scopriamo così anche noi, che la prima vettura italiana fu acquistata da Gaetano Rossi il 30 Agosto 1892, e fu la venticinquesima vettura prodotta da Peugeot con motore Daimler : 4 places A, moteur 2 chevaux“. Eravamo tutti convinti che il veronese Enrico Bernardi fosse il precursore del motore a petrolio, ma in realtà il suo triciclo fu completato nel 1895, mentre nel 1896 il torinese Lanza presentò la prima vera automobile italiana: una vagonetta a sei posti.

 

La Peugeot fu consegnata a Gaetano Rossi il 2 Gennaio 1893, mentre nella Storia dell’Automobilismo Toscano 1893-1906 si afferma che la prima vettura (una Panhard-Levassor) sia giunta in Italia e precisamente a Firenze nel febbraio del 1894. Ma ormai le ordinazioni arrivavano da altre città: da Verona e da Roma nel 1894, a Milano nel 1895…. Ma il “nostro” Rossi era già alla sua seconda Peugeot, una Vis à Vis nel 1896 e poi una terza nel 1897: un’imponente Phaeton 6 CV decapottabile.

 

E’ così che gli scledensi, furono i precursori nel favorire il mercato dell’usato?!!!

 

A parte gli scherzi, la notizia ci ha fatto sicuramente piacere, ma ci ha anche fatto riflettere sulle origini della nostra passione. Una volta scrissi, in un notiziario di un club, che la mia passione per le automobili è stata favorita dalla vicinanza alla mia abitazione di un noto industriale, che tra gli anni sessanta – settanta ha potuto permettersi di comperare tutti le più belle automobili sportive e non di quell’epoca. Ma in quell’epoca a Schio nasceva la Scuderia Città di Schio e le nostre colline erano teatro di mitici rally, il Moto Club Schio organizzava uno dei più bei motoraduni che vedeva la partecipazione di centauri da tutta Europa.

 

Tutto questo secondo me non è un caso. Più addietro troviamo infatti altre corse automobilistiche come quella sul Costo che trae le sue origini dalla “Coppa del Pasubio” o per motociclette come il “Circuito dei Tretti” o quello “dei Lanifici“.

Nella realtà industriale dell’altovicentino oltre ai Rossi, ai Marzotto, altre importanti famiglie intrecciavano le loro ricchezze con la passione per i veicoli a motore. A Schio un nome su tutti: Saccardo Gianluigi, papà del nostro ex consigliere Girolamo, fu tra i primi collezionisti di veicoli d’epoca, lui fu tra i fondatori e primo presidente del Circolo Veneto Automoto d’Epoca di Romano d’Ezzelino e del Bugatti Club che aveva la sede proprio a Schio.

Credo, senza presunzione alcuna, che l’Historic Club Schio tragga le proprie origini proprio da questa passione per i veicoli a motore, che a Schio trova le prime testimonianze addirittura nel 1892!

 

Con questo Historic News viene presentato il nostro nuovo presidente: Gianni Codiferro, collezionista Peugeot, tra i primi iscritti al Club Peugeot Italia e socio del Registro Bugatti. Un’altra coincidenza?

Gianni possiede due Peugeot: una 177 B del 1924 e un Bebè del 1913. Con quest’ultima ha partecipato a varie manifestazioni e fiere riscuotendo ovunque consensi e tanta simpatia. Ma non sono solo i baffoni e una moglie simpatica a carina come base del suo successo. E’ la voglia di fare, è la cultura per tutto ciò che appartiene al nostro passato che lo fa apprezzare da tutti i nostri soci. E’ da pochi giorni al timone del nostro sodalizio e le sue idee stanno già plasmando la direzione del consiglio.

 

Nel voler consegnare la tessera n° 500 del club, ci suggerisce che a Schio esiste una famiglia che da quasi un secolo costruisce veicoli per il trasporto pubblico. Famosi in tutta Europa la Carrozzeria Dalla Via costruisce fin dal 1905 autobus su licenza Fiat e Lancia Esatau.

 

In merito poi al pranzo sociale Gianni non ha dubbi: si terrà in Villa Contarini a Piazzola sul Brenta l’ultima domenica di Febbraio, in concomitanza del più grande mercatino di antiquariato d’Italia. Dai Gianni! Vai avanti così, il club è tutto con te!

 

Carlo Studlick

Cronologia auto

1855 13-ott Nasce Gaetano Rossi
1865 09-set Nasce Guido Lazzari ad Alesandria d’Egitto
1875 Gaetano Rossi studia a Parigi e Londra
1879 Nasce Carlo Biscaretti di Ruffia
1884 a Bad Canstat (dove proviene la Daimler) la Maschinenfabrik inizia a costruire locomotive anche in collaborazione con la Daimler
1885 ca La famiglia Lazzari si trasferisce nel Friuli (Guido ha 20 anni)
1887 A Saronno viene costituita la Costruzioni Meccaniche di Saronno, filiale della Maschinenfabrik Essingen che nel 1918 verrà rilevata dall’Ing Romeo (dell’Alfa Romeo)
1890 ca Guido Lazzari sposa Betty Vigna di Schio (vicino a Piovene Rocchette)
1890 Guido Lazzari acquista ad Aiello Villa dei Conti Strassoldo
1892 30-ago Gaetano Rossi ordina la Peugeot Tipo 3
1892 26-ott Armand Peugeot scrive a Emile Levasor che è in contatto con certo sig Rossi
1893 02-gen Peugeot consegna a G Rossi di Piovene Rocchette una Tipo 3, vettura 4 posti, con tenda, “tablier” e strapuntino Motore 2 CV Daimler n 124, telaio numero 25
1894 28-feb Il Conte Ginori a Firenze esibisce una Panhard Levassor
1894 Una Benz vien venduta a Verona
1895 18-mag Simone Federmann (agente Daimler per l’Italia) presenta un omnibus Daimler alla Torino Asti Alessandri
1895 Realizzato dal veronese Bernardi un triciclo
1895 Una Benz viene venduta a Milano da Giuseppe Ricordi
1896 apr Gaetano Rossi riceve la seconda Peugeot
1896 gen Gaetano Rossi ordina una seconda Peugeot (telaio numero 206)
1896 Michele Lanza presenta una Wagonette 6 posti, la prima vettura fabbricata in Italia
1915 24-mag Soldati italiani entrano ad Aiello del Friuli a Villa Lazzari e requisicono alcuni componenti della Peugeot Tipo 3, da allora non è funzionante
1918 ca Presumibilmente Guido Lazzari si informa dal nipote Umberto Lazzari che si è trasferito in Germania, chi in Italia sa riparare un motore Daimler, viene segnalata la filiale della Maschinenfabrik di Essingen che in Italia si chiama Costruzioni Meccaniche di Saronno
1920 ca Guido Lazzari si trasferisce a Muscoli di Cervignano del Friuli acquistando una villa (anch’essa dei Conti Strassoldo) nelle vicinanze di quella del fratello Ugo
1925 ca Guido Lazzari è Podestà di Cervignano del Friuli
1933 Carlo Biscaretti inizia a collezionare auto d’epoca
1953 26-gen La filiale Fiat di Padova scrive a Uff Stampa dell’esitenza della vettura in vendita a Cervignano del Friuli (Guido Lazzari ha 88 anni)
1953 26-mar Muore Guido Lazzari gli eredi sono i fratelli Bianca, Ugo, e la donna di servizio
1954 15-nov La filiale Fiat di Trieste scrive all’Uff Stampa Fiat dell’esistenza della vettura presso la Casa d’Aste Marchetti di Udine
1954 ca Mario Marchetti acquista la vettura e la espone a Udine nella sua galleria d’Arte
1955 ca Il Messaggero Veneto pubblica un articolo sulla vettura con foto di Enrico Pavonello
1955 La vettura viene venduta al Conte Biscaretti di Ruffia
1957 febb Viene fondato il Museo dell’Automobile di Torino
1959 sett Muore Carlo Biscaretti di Ruffia al quale verrà dedicato il Museo
1960 03-nov Inaugurazione del Museo dell’Automobile di Torino
1960 ca La Pugeot Tipo 3 subisce un primo restauro prima dell’esposizione al Museo
1960 ca la vettura viene fotografata (colore marrone, ruote bianche, capote nuova, fari rettangolari)
1970 ca la vettura viene verniciata di xx
2006 Fabrizio Taiana del Club Storico Peugeot Italia identifica la vettura come la Tipo 3 di Gaetano Rossi e nei mesi successivi compie la ricerca storica.

5 luglio 2007 si inaugura Largo Armand Peugeot

A Piovene Rocchette in presenza delle Autorità locali: il sindaco Colman e Renato trombin, la Peugeot italia: il Sig. Cristian Peugeot, Christophe Bérgerand, Patrizia Sala, Fabrizio Taiana del Registro Storico Peugeot Italia, i discendenti di Gaetano Rossi: Alvise e Carlo Rossi di Schio hanno inaugurato Largo Armand Peugeot e il monumento dedicato alla prima vettura circolante in Italia, una Peugeot Vis a Vis Tipo 3 (2 Gennaio 1893). Non poteva mancare la famosa automobile (telaio n.25) tirata a lucido e fresca di restauro.

Molti fotografi, emittenti televisive e giornalisti presenti all’evento.

Non potevano certo mancare il presidente dell’Historic Carlo Studlick e il Vice-presidente Pierangelo Camparmò che per l’occasione hanno esporto la Peugeot di Gianni Codiferro (1913).

Sabato 7 e domenica 8 Luglio, si terrà il raduno Peugeot Italia tra Piovene, Schio e Santorso, tra le aziende tessili e le ricche dimore dei Rossi.

La Tipo 3 resterà fino a quel giorno in mostra presso la Biblioteca Comunale di Piovene Rocchette.

Vedi tutte le foto di questo evento nel nostro sito alla voce Vis a Vis prima auto italiana.